Eccoci qui, cani
bastardi ascoltate quanto zio Baritono ha da dirvi e instauriamo un bel
gruppo di incontro sull'underground, che sarà poi st'underground... MAH.
Allora partiamo dal presupposto che l'underground sia un "movimento"
dato da più tizi che dicono "ah non piacemi ciò che accade in giro, ho
idee e voglia di fare e faccio vedè a tutti che sò bono pure io,
tanto i soldi arrivano in qualche modo e da qualche parte".
Di solito si parte così, quindi che succede, con periodi di riferimento
in testa o nel migliore dei casi totalmente verginelli si affronta la
scalata dell'indipendenza, molto spesso però con ovvi esempi chimerici e
irraggiungibili fatti con mezzi e soldi, gli stessi che altrettanto
spesso si ammirano sotto i baffi.
Un giro di parole inutile e fumoso mi rendo conto, ma poiché questa
conversazione sta diventando verbosa più che verbale vi racconterò la
mia esperienza.
Dunque io con altri virgulti autoproduco roba dal 1999, riviste di fumetti, giochi e libretti.
Il tutto parte dal discorso "non je la farai mai a entrà alla
Bonelli", fatto tanto a me quanto ai vari compagni di viaggio di allora,
quindi che succede, essendo pischelli e avendo disponibilità economiche
varie, dai soldi al pizzo per andare in vacanza ai risparmi di pòra
nonna
cominciamo a fare riviste di fumetti, facendo ovviamente tutto noi.
La prima è Lampi Grevi, facciamo due numeri poi il gruppo si scinde e io
Daniele, di cui non ho che alcuni conoscono, facciamo Krakatoa,
di cui l'ultimo numero sul Fantafestival verrà presentato a breve.
Il fatto è che una volta fatta la rivista ci sono tanti strani
fenomeni, tralasciamo i soldi , la distribuzione e lo spazio in casa per
affrontare
"L'AMBIENTE UNDERGROUND E INDIPENDENTE"
ovvero una manica di umanoidi parasinistroidi, molto ben connotati, cani
piercing, storie a tema sociale, dall'aborto della cugina fino allo
sfratto del casermone a tor de schiavi, passando per tutte storielle che
non si sa perché definiscono l'ambiente underground come recinto di
accannati con anfibi, magliettine a righe orizzontali magari zozze, cane
al seguito
parlata strascicata e occhio a mezz'asta.
Figuriamoci noi che provavamo a fare un discorso di qualità di disegno e
storie, abbiamo avuto i nostri riconoscimenti dagli stranieri e poi
pian piano abbiamo smesso, ora coviamo sotto le ceneri.
Tutto ciò fino ad oggi, la mia descrizione leggermente invettiva
sull'ambiente medio (senza scherzi né esagerazioni) può anche far
presagire che tipi di relazioni ci fossero tra vari gruppi di lavoro, se
di lavoro si può parlare e come molti di voi sanno il lavoro rende
liberi, ovvero sì siamo tutti amici fratelli equi e solidali etc etc ma
la produzione indipendente romana si limita a Kerosene, un giornalino
del partito umanista (noto più che altro per il campeggio umanista,
detto anche scopeggio umanista) tutte storielle allegre divertenti sì un
divertissement
MA LA ROBA SERIA DOVE STA?
ecco a questa domanda, fatta o suggerita, una colata di non detto
cementifero calava su tutti creando una delle altre caratteristiche
degli ambiti underground i cui componenti si contano sulla punta delle
dita
LA NASCITA DEI GRUPPETTI ACCOGLIENTI E SENZA AUTOCRITICA
ovvero "che bello portiamo tutti qualcosa, delle storie, i racconti
scritti al mare, le foto del Salento e facciamo la rivista, la grafica
la fa un amico mio che ha il compiutre...
Allora questo discorso può essere buono per il giornalino di quartiere
ben sapendo che si fa il giornalino di quartiere, o al massimo per
l'album ricordo dell'amico che si è schiantato colla macchina alla
rotonda di Ostia, il problema è che poi questa roba viene spacciata come
SERIA PRODUZIONE ARTISTICA
e qui cominciano i cazzi...
quindi si comincia ad essere marchiati di intolleranza e nazismo,
per fortuna non tutto va male, le cose si evolvono ma lo spirito di cui
sopra continua ad aleggiare, perché la maggior parte di costoro, ignorando un'idea di qualità anche vaga, continuano a spigne le robbette
coltivando varie amicizie che poi evolvendosi li portano in qualche
posto rilevante della catena alimentare, credo che anche con il cinema
indipendente e con Berlusconi sia così
pur senza credere di essere l'esempio di qualità eccelso, dopo un po' di
esperienza sono abbastanza convinto del fatto mio, e di queste cose amo
l'impennata vitale che in questi ultimi tempi sta anche rinascendo
Il Crack del Forte Prenestino ad esempio
e detesto il pressapochismo, perché se esci un attimo e vai a Berlino, o
in Francia, di riviste fumetti e foto che spaccano il culo stampate
sopra la carta merda te ce ricoprono.
Ma no, non è uno
sfogo, secondo me la situazione è così, e mi piacerebbe che in realtà
le produzie indipendenti fossero cazzute e motivate tutte.
Poi l'utopia chi se la pia.
Registrato: 14/09/04 23:14 Impiego: Lasciamo stare Messaggi: 4482 Località: Roma nun fa la stupida stasera
Inviato: Ven Ott 13, 2006 12:51 pm Oggetto:
Ma che dovevamo
capi', scusa? Hai fatto er ritratto, che cazzo devi capi'? Volevo sape'
perché t'ha preso proprio oggi, mi credevo che t'era successo qualcosa
che aveva fatto traboccare il vaso, ecco.
Inviato: Sab Ott 14, 2006 8:39 am Oggetto: Re: Le tortuose vie dell'underground
El Baritonal ha scritto:
la maggior parte di costoro, ignorando un'idea di qualità anche vaga, continuano a spigne le robbette
coltivando varie amicizie che poi evolvendosi li portano in qualche
posto rilevante della catena alimentare, credo che anche con il cinema
indipendente e con Berlusconi sia così
Tutto ciò non esisterebbe manco per cazzo, se affianco alla sostanza di
ciò che si propone artisticamente, ci fosse pure una sostanza umana
concreta e sveglia. E' questo il buco nero dentro cui ci si perde.
Massate d'omini demmerda che occupano posizioni privilegiate, che magari
ci parli e li trovi pure intelligenti, tuttavia c'è sempre quel
particolare loffio che te li fa vedere col sospetto. Io dico che la vita
proprio è un'arte e se st'arte di vita non ti viene ricambiata, in un
mondo del genere sei solo te che te la pii in der culo.
Citazione:
ovvero "che bello portiamo tutti qualcosa, delle storie, i racconti
scritti al mare, le foto del Salento e facciamo la rivista, la grafica
la fa un amico mio che ha il compiutre...
Anche qui è fondamentale l'approccio nei confronti di te stesso e degli
altri. Se fai l'eroe con tre pezzi di carta scarabocchiati dovresti
andare a cagare fra i canneti e poi fare silenzio. Perché basta con la
cosa che 'siamo in democrazia ed io sono libero di fare quello che
voglio'.
Io una cosa divertentissima da fare ce l'avrei.
Prenderei sti tizi e gli farei interviste fittissime
sulla loro proposta artistica esposta sul bancone affittato alla fiera
del fumetto. Domande belle, penetranti, decisive su di loro, sul motivo
delle loro scelte, sull'intento della loro arte.
E allora si assisterebbe a una cosa troppo gagliarda.
O la qualità della persona supera abbondantemente la sua opera d'arte e
questo sarebbe un parametro sufficiente per mostrarne i suoi limiti
d'artista vero o presunto tale, del tipo "ma come, questo è il tuo
intento di base e questi sono i risultati? Dai, torna a casa ed
applicati di più". Oppure becchi lo zozzone che non ha da dirti nulla,
un nulla uguale identico spiccicato a quelle cose fumose del cazzo che
produce. Magari gli puzza così il culo che riesci pure ad innervosirlo e
fargli salire l'arroganza (che non manca mai un po' ovunque). Elemento
interessante invece sarebbe rilevare giovanotti magari ancora acerbi, ma
con le idee chiare che vanno di pari passo a ciò che producono. In
questo caso si potrebbero aprire dialoghi concreti, invece di stare
sempre e solo nelle mani di questi:
El Baritonal ha scritto:
ovvero una manica di umanoidi parasinistroidi, molto ben connotati, cani
piercing, storie a tema sociale, dall'aborto della cugina fino allo
sfratto del casermone a tor de schiavi, passando per tutte storielle che
non si sa perché definiscono l'ambiente underground come recinto di
accannati con anfibi, magliettine a righe orizzontali magari zozze, cane
al seguito
parlata strascicata e occhio a mezz'asta.
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Deadtoday iracondo e accidioso
Registrato: 27/02/06 10:40
Messaggi: 931 Località: Il vaso di Pandora
Inviato: Sab Ott 14, 2006 10:38 am Oggetto:
El Baritonal ha scritto:
Ma no, non è uno sfogo, secondo me la situazione è così, e mi piacerebbe che in realtà le produzie indipendenti fossero cazzute e motivate tutte.
Giusto.
Però non ci si può scordare del fatto che non siamo né a Berlino né a Parigi.
E per questo ti dico che tutto quello che hai detto non fa una grinza ma
la cosa importante è dimostrare che uno sotto c'ha le palle e le cose
le fa uguale proprio perché ce crede.
Per questo nell'altro topic un po' me so sorpreso della tua richiesta di $.
Non perché non sia sacrosanta, ci mancherebbe, ma proprio perché
l'ambiente de sto cazzo undergroundis ormai lo dovresti avere presente
pure te e in fondo ormai ti saresti dovuto pure te essere votato alla
causa del sacrifcio totale, psicologico e anche fisico.
A Cortonè, da mo
che me so votato ai sacrifici underground, ma quando poi scopri che
quello che fa la grafica co il formaggino della scaldasole piglia i
soldi e te no comincia a salirti il pessimo rodimento di culo tipico
dello scafista rumeno.
Tutto qui.
I soldi ci vogliono perché molto spesso te non li chiedi perché dici "sì ma l'underground..."
e poi li piglia il solito calabrese fuori sede che guardacaso dà una mano in redazione.
fatte servì cortonesi, io faccio pure le 5 de notte a disegnà pe ste cose, però un minimo coglione ho smesso di esserlo.
Questo è un buon punto di vista... però fammi aggiungere una cosa.
Dicamocela tutta, non sempre c'è, nell'undergroundis, quello che si
prende i soldi facendo la grafica col formaggino e via dicendo...
Cioè, voglio dire, le fame da noi c'è comunque sul serio, non è per finta...
Se uno si fa prendere dalla paranoia di essere inculato finisce che
rischia di lasciar perdere tutto e di non concludere più nulla.
Perciò io dico, tutto giusto quello che hai scritto sopra, ma con un po'
d'occhio e anche con qualche iniezione di fiducia e coraggio...
Francamente se uno si prende due lire per fare merda e ci guadagna su
con il culo che mi faccio io, è vero mi fa girare i coglioni, però quello
resta un morto de fame e questo non glielo toglie nessuno.
So cazzi sua.
La mia regola principale è di non inculare nessuno e questo mi fa
partire parecchio male, oltre che prendere inculate strada facendo...
Però se te la devo dire tutta, campo anche meglio e in più non ho paura di un cazzo...
Infatti chi dice nulla sul cacarsi sotto o meno, se non me se bevono prima i preti co vignette che faccio...
Dico solo che assolutamente i soldi non ci stanno, ma spesso parti fai
lavori della madonna e poi quando arriva lo svoltone o lo sponsor non
becchi un cazzo.
Io nel personale ho avuto una rivista autoprodotta per parecchio, quindi
con le reali pezze al culo specialmente nel tempo di farla e portarla
in giro, nella quale ho coinvolto anche il povero Mezzocielo che ha
lavorato per un numero poi mai uscito nella completezza, e di questo mi
scuso ma mai abbastanza.
Dopo l'esperienza di varie cose autoprodotte cercando il "gruppo"
e venute anche discretamente bene, continuo sì a produrre in maniera
continua ma cercando di affinare il palato oltre che gli occhi, perché
se questi vedono tutto marrone, il palato distingue la cioccolata dalla
merda.
Questo non per fare Il conte di Montecristo, io so il primo a partì in
quarta e cercare collaborazioni (come singola unità adesso) e lavoro
anche gratis, una cifra gratis, però dall'altra parte devo trovà l'umus,
il frigo pieno de roba buona, i culi brasiliani, come te lo posso dire,
la roba stimolante e fica.
Allora sì che trovo i soldi andando a suonare in mezzo alle bettole e le
mignotte per non dover fare le scritte te freddo 2.50E con Photoshop.
E' una questione di punti di vista, finché regge regge, come il Titanic.
scusate io, non ho ancora letto tutti gli interventi bensi'vorrei dire ugualmente delle cose a priori, ascoltatele
io lo capisco che il disegnatore andergraund si incazza poiche'i soldi
ci sono ma sono spartiti male, ma secondo me l'errore e'proprio nel
principio degli intenti del disegnatore.
allora, il tipo che vuole fare l'andergraund vuole costituire che cosa,
una sorta di avanguardia, cioe'una cosa che rappresenti un'alternativa e
che poi insomma col tempo si imponga e poi insomma diventa magari una
vera e propria corrente di qualcosa ma proprio riconosciuta
ufficialmente quindi non e'piu'una cosa di rottura bensi'e'diventata una
cosa che ha eguale dignita'delle altre che invece sono meinstrim.
ecco, e quindi il tipo dell'andergraund sbaglia ancora prima di iniziare.
si perche'per apparire rilevanti agli occhi della chiamatela come vi
pare, la critica, o che ne so, insomma quella cosa che fa dire alla
gente SI, e'andergraund pero'ha eguale dignita'delle cose meinstrim,
insomma dicevo per apparire rilevanti bisogna essere capaci a fare le
cose.
ecco, al di la del baritonale che per me e'un genio e al di la di pochi
altri che conosco, semplicemente i giovanotti d'oggi NON sono buoni a
FARE UN CAZZO nulla, ne sanno disegnare, ne sanno fare le grafiche ne
sanno impaginare e soprattutto NON SANNO SCRIVERE, cioe'li dove magari i
disegni so carucci abbiamo una sceneggiatura che magari parla
dell'emarginazione o del razzismo insomma quelle cose che il giovanotto
imbecille si pensa che se ne parla e'un rivoluzionario mentre invece
gia's'era stufato mi nonno che di ste cose ne parlava gia'nino bixio e
ne potrei parlare di ore, circa la mancanza d'inventiva di questi
maledetti cialtroni che secondo loro scrivono le cose di rottura (dei
miei coglioni).
insomma questa e'la triste verita', i giovani non sanno fare un cazzo,
sono stupidi e pero'pensano che anche se sei incapace puoi lo stesso
fare l'artista basta che t'inventi un'idea astuta tramite la quale puoi
ESPORRE lo stesso QUALCOSA anche se non sai fare un cazzo di pratico.
quindi un andergraund valido non si puo'costituire mai se manca la
merce, cioe', il materiale umano, se ogni due baritonali bravi ci stanno
cento tipo coprofago che ti bilanciano la situazione e ti fanno venire
l'ansia, e poi non esistono i posti per fare l'andergraund, perche'non
esistono i covi, e non esiste la gente che si vota alla causa
perche'insomma non e'che queste cose le puoi fare nei ritagli di tempo,
ormai le arti varie sono diventate un obby e i ragazzi fanno le arti
perche'fa carattere e mica piu'come diceva aznavur, che insomma uno ste
cose se le sceglie per la vita e non c'e'da scherzare con le
avanguardie.
insomma non c'e'attitudine, cioe', so buoni tutti ad affittare un posto e
dire, OK QUESTO e'il covo dell'avanguardia e poi ci fai le feste e ti
ci guardi i film NO, non funziona cosi'la propensione alle arti.
dico manca l'idoneita', la predisposizione quella di nascita, non e'che
uno a ventiquattr'anni si SCEGLIE che vuole fare le arti e le
avenguardie, o ci nasci con la stoffa, cioe'con il talento, o
senno'niente, ci puoi prova'tutta la vita farai sempre caca'.
e che si parla tanto di avanguardia quando invece si tratta solo di un
trastullo per le classi agiate e non c'e'niente di destabilizzante in
questo.
un grande bluff tipo l'angelo mai, senza addentrarci nella questione ma
chi conosce la situazione capisce che voglio dire, o come tutti, dico
TUTTI gli altri circoletti di roma in cui secondo me il baritono
dovrebbe entrare e pulirsi il culo con le tendine della cucina e
salutare col rutto e poi murare l'entrata col pisciatoio come in quel
film, meri poppins.
il circoletto e'una distrazione, un passatempo, ci si gingilla
l'ultratrentenne che si mette la fusciacca e le ciavatte di pane, ci fa
ricreazione il tin ager che prima desidera COLLABORARE e SOLO DOPO
sceglie che tipo di cammino artistico intraprendere per finalmente poi
FAR PARTE del circolo, o mio dio che vituperio, pece e piume ai
circoletti.
che poi ma sti circoletti, io non ho mai capito (che tanto occupati NON sono), chi li paga?
cioe', di chi sono?
non mi fa parla', guarda, che ciavrei due o tre esempi che li mortacci mia...
io mi chiedo, e vi chiedo:
perche'il disegnatore andergraund invece di avvelenarsi co le
avanguardie a tutti i costi, non si incunea lietamente nel meinstrim DA
SUBITO e se ne infischia dei cenacoli?
no, dico, cosi'facendo essendo che LUI e'piu'bravo di molti, succede che
FA I SOLDI e ci si compra tutte cazzate tipo i polsini co le fiamme e
poi magari coi soldi, quando e'vecchio e saggio fa tipo il come si
chiama quello che aiutava gli artisti, matusalemme, no, ciceruacchio,
MECENATE ecco, poi fa il mecenate pero'con oculatezza e non cosi'a cazzo
come i giovani d'oggi
perche'cosi'no?
Però, mettiamo
che uno si crea le sue belle opere di fantasia senza che nessun
parassita intorno si mangi il suo pezzo di torta. L'impellenza di
realizzare qualcosa di fattibile che gli bussa da dentro.
Quando è così, chi ragiona col denaro è come uno che davanti a una bella
fica si mette a ragionare col cazzo. E questo non è che sia sbagliato,
ma fa deviare dai binari dell'intento principale.
Perché l'obiettivo cardine è che quel tuo pezzo d'artigianato, in mezzo a
una marea di dozzinale merda carina, crei opinione a più persone
possibile. Il resto conta poco. Poi certo, nel momento in cui uno
comincia a farsi sentire sul serio, allora al sistema monetario gli si
dà il benvenuto col sorriso. Ma altrimenti uno che cazzo di soldi si
mette a chiede. Per questo inorridisco quando le persone fanno pagare le
loro cacate.
O meglio, se non paghi io non ti faccio vedere una mazza (ma chi te se incula).
Non esiste una cosa del genere.
Ce l'hanno inculcato da secoli sto schemetto mentale. Direi basta.
_________________ SOSTIENI UNAMANOLAVALALTRA.IT
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PanzerDivisionGamera PADRETERNO
Registrato: 13/09/04 02:58
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Inviato: Sab Ott 14, 2006 5:58 pm Oggetto:
no ma c'e'una differenza
che l'impulso che dici te fa si che ogni tanto ti chiudi nelle soffitte e
ci rimani per qualche giorno per cazzi tuoi e poi quello che hai
prodotto a quel punto manco lo devi far vedere a nessuno, rimane nelle
soffitte e anzi piu'rimane li e piu'so contento anzi lo rompo pure.
poi c'e'l'altra questione, cioe'che sai fare delle cose e ci vuoi
guadagnare perche'ti vuoi scegliere tu che tipo di vita vuoi fare fino a
dopodomani che morimo.
allora li sticazzi di tutto e guadagni e punto.
con la differenza che tu stai guadagnando, alla fine, facendo le cose
che ti piace fare, anche se le fai in mezzo alle teste di cazzo e ti
pieghi ad una logica di mercato che e'pur sempre meglio di piegarsi
sturando la merda in officina.
quindi ricapitolando, pensi che il famoso andergraound, per esempio, a ROMA, nasca da quale dei due impulsi?
la soffitta o il guadagno?
te lo dico io, il guadagno (che poi e'piu'una cosa tipo DAIE, proviamo a
guadagna'senza fa un cazzo) e pero'manco so bravi a fa le cose, quindi
NON guadagnano, e loro danno la colpa al papa, invece de imparasse a
disegna'
io volevo dire
che invece questo topic non l'ho letto proprio perché contiene solo
interventi lunghissimi e io non vado oltre le due righe emmezza poi
l'attenzione cala. così i discorsi seri e lunghi li scarto a priori e la
vita è più bella volevo consigliarlo anche a voi come metodo
Porcoddena PADRETERNO
Registrato: 14/09/04 23:14 Impiego: Lasciamo stare Messaggi: 4482 Località: Roma nun fa la stupida stasera
Inviato: Sab Ott 14, 2006 6:52 pm Oggetto:
Sì, ma c'è una
terza via dopo il guadagno e la soffitta: la semplice e stronza vanità.
Fare fumetti come mettere la maglietta co' Che Guevara, come quelli che
alle terrificanti assemblee di scuola (a cui non ho MAI partecipato;
preferivo essere onestissimo e andarmene al centro a cazzeggia', invece
di pretendere che ci fosse qualcosa di politico da dire e/o da
ascoltare) prendevano la parola ed esponevano LE IDEE. Naturalmente era
gente che non aveva un cazzo da dire (e aggiungerei anche "giustamente",
perché in fondo a 16 anni ma che cazzo vuoi di'?), ma saliva sul palco,
prendeva il microfono e DICEVA. Magari svoltava una ragazza,
l'ammirazione di qualche giovincello (pure maschio, perché no) ma nulla
più di questo, ecco.
Molti fanno fumetti solo per il "fare fumetti", tutto qui. Per avere la
possibilità di dire "faccio i fumetti". Poi, ovvio, ad un certo punto ci
sono quelli che crescono, si rendono conto che si stanno prendendo per
il culo da soli e smettono; altri, invece, si autoconvincono che stanno
davvero facendo qualcosa e continuano a fare l'underground. "No, sì,
dai, 'nnamo, famo", ma non lo fanno né per la soffitta, né per il
guadagno.
"Vabbè Porcodde', ma tu che ne sai de 'ste cose?". Eh, ne so, fidateve:
vengo dalla sezione grafici del Cine TV Roberto Rossellini, una delle
scuole con più gente underground della galassia, e la maggior parte di
questa gente era concentrata nella mia sezione, dove era pieno di
disegnatori falliti.
_________________ VINCIAMO NOI, GRACE!
PanzerDivisionGamera PADRETERNO
Registrato: 13/09/04 02:58
Messaggi: 3212
Inviato: Sab Ott 14, 2006 7:24 pm Oggetto:
perfetto, tutto fila e siamo daccordo
solo che quelli che fanno per la vanita', per me so un po'ritardati
si perche'primo se fai le cose artistiche, cioe', se uno si definisce
artista, e poi lo fa per la vanita', e'un ritardato, e comunque se uno
si definisce artista da solo, e'a priori un ritardato
questione sempre di vanita', esatto
pero'mentre magari certi sta cosa ce l'avevano a sedicianni (faccio i
fumetti, chi non se n'e'vantato a quell'eta'?), altri l'hanno
trasformata O in un percorso di cose supernaturali sue, O in una fonte
di guadagno, O in tutteddue le cose
quindi chi rimane invece indietro alla vanita', confermo, e'solo ritardato
John Ramone Serafino
Registrato: 02/01/06 15:39 Impiego: Dandysmo Messaggi: 1817 Località: ovunque, basta che ci siano fighe vino e sigarette
Inviato: Sab Ott 14, 2006 10:29 pm Oggetto:
Porcoddena ha scritto:
Sì, ma c'è una
terza via dopo il guadagno e la soffitta: la semplice e stronza vanità.
Fare fumetti come mettere la maglietta co' Che Guevara, come quelli che
alle terrificanti assemblee di scuola (a cui non ho MAI partecipato;
preferivo essere onestissimo e andarmene al centro a cazzeggia', invece
di pretendere che ci fosse qualcosa di politico da dire e/o da
ascoltare) prendevano la parola ed esponevano LE IDEE. Naturalmente era
gente che non aveva un cazzo da dire (e aggiungerei anche "giustamente",
perché in fondo a 16 anni ma che cazzo vuoi di'?), ma saliva sul palco,
prendeva il microfono e DICEVA. Magari svoltava una ragazza,
l'ammirazione di qualche giovincello (pure maschio, perché no) ma nulla
più di questo, ecco.
Molti fanno fumetti solo per il "fare fumetti", tutto qui. Per avere la
possibilità di dire "faccio i fumetti". Poi, ovvio, ad un certo punto ci
sono quelli che crescono, si rendono conto che si stanno prendendo per
il culo da soli e smettono; altri, invece, si autoconvincono che stanno
davvero facendo qualcosa e continuano a fare l'underground. "No, sì,
dai, 'nnamo, famo", ma non lo fanno né per la soffitta, né per il
guadagno.
"Vabbè Porcodde', ma tu che ne sai de 'ste cose?". Eh, ne so, fidateve:
vengo dalla sezione grafici del Cine TV Roberto Rossellini, una delle
scuole con più gente underground della galassia, e la maggior parte di
questa gente era concentrata nella mia sezione, dove era pieno di
disegnatori falliti.
A parte che quelli che a 16 anni hanno le palle di prendere un microfono
in mano per parlare (a prescindere da chi li ascolti o meno) sono
quelli che dieci anni dopo li ho visti fare già i soldi a palate e a
comandare la gente, mentre a quelli che stavano nel mucchio a cazzeggià
(dove stavo pure io insomma) per un po' di rispetto c'è voluto il culo,
se mai te ne viene di rispetto.
Comunque io del Rossellini conobbi uno che faceva l'insegnante di qualcosa.
Ah volevo dì che l'ideale difatti è fare quello che ti piace e guadagnarci soldoni.
Dovrebbe essere abbastanza scontato come ideale, eppure tanta gente
dell'underground magari ci ha il talento o la mano buona, ma poi se gli
chiedi che vorrebbe fare ti dice eh... sapessi e poi manco sa bene che
cazzo deve da fà, e aspetta di conoscere qualcuno alle rassegne o di
incontrare qualcun'altro per un progetto del cazzo, insomma sempre ad
aspettà qualcosa dal cielo, come quelli che non trovano mai il lavoro
buono perché dicono che non c'è il lavoro e poi se gli chiedi quanti
curriculum hanno mandato ti dicono 'tanto non serve a un cazzo'.
Ecco, magari ci fosse meno ghetto nell'underground
anche perché nel ghetto sta nascosta bene tanta merda che appena poco
uscisse fuori sai la puzza, tipo certi gruppi del cazzo che
nell'underground, e giusto lì, lo trovano qualche poveraccio che magari
due euri di sottoscizione volontaria glieli appoggiano
e in questo Porcoddena ci hai ragione cazzo.
_________________ "Ci
sono un sacco di input e di output, ma fortunatamente io rispetto un
regime di droghe piuttosto rigido per mantenere la mente flessibile..."
(Il grande Lebowski)
Deadtoday iracondo e accidioso
Registrato: 27/02/06 10:40
Messaggi: 931 Località: Il vaso di Pandora
Inviato: Dom Ott 15, 2006 8:07 am Oggetto:
Dottor Kurando ha scritto:
Però, mettiamo
che uno si crea le sue belle opere di fantasia senza che nessun
parassita intorno si mangi il suo pezzo di torta. L'impellenza di
realizzare qualcosa di fattibile che gli bussa da dentro.
Quando è così, chi ragiona col denaro è come uno che davanti a una bella
fica si mette a ragionare col cazzo. E questo non è che sia sbagliato,
ma fa deviare dai binari dell'intento principale.
Perché l'obiettivo cardine è che quel tuo pezzo d'artigianato, in mezzo a
una marea di dozzinale merda carina, crei opinione a più persone
possibile. Il resto conta poco. Poi certo, nel momento in cui uno
comincia a farsi sentire sul serio, allora al sistema monetario gli si
dà il benvenuto col sorriso. Ma altrimenti uno che cazzo di soldi si
mette a chiede. Per questo inorridisco quando le persone fanno pagare le
loro cacate.
O meglio, se non paghi io non ti faccio vedere una mazza (ma chi te se incula).
Non esiste una cosa del genere.
Ce l'hanno inculcato da secoli sto schemetto mentale. Direi basta.
Premesso tutto il discorso
corretto che hai fatto, secondo me un underground che comunque fa girare qualche soldino può
alla lunga creare un mercato serio dove il valore lo stabilisce la
qualità e non la cacata.
_________________ Non c'è speranza
John Ramone Serafino
Registrato: 02/01/06 15:39 Impiego: Dandysmo Messaggi: 1817 Località: ovunque, basta che ci siano fighe vino e sigarette
Inviato: Dom Ott 15, 2006 8:48 am Oggetto:
Bravissimo, esatto. Ad oggi invece i nerd cacciano il portafogli per
ogni monnezza solo 'perché è underground', cioè il valore dell'opera è
più nello status sociale che nell'artistico. E il web ha contribuito a
peggiorare la costruzione e la selezione del gusto, poiché se una volta
dall'underground si usciva alla luce solo tramite certi canali comunque
monitorati da gente con una certa cultura alle spalle e un gusto
temprato, sul web invece trovi di tutto, e se da un lato viene a mancare
la preselezione da parte dei 'talent scouts', dall'altro il pubblico
direttamente sceglie tra una marea di robba dove alla fine la spunta
l'immagine e la visibilità e basta.
_________________ "Ci
sono un sacco di input e di output, ma fortunatamente io rispetto un
regime di droghe piuttosto rigido per mantenere la mente flessibile..."
(Il grande Lebowski)
Allora, vogliamo fare una riflessione più generale sui nostri tempi e
l'ottica del tutto e subito che sposa la mediocrità e l'illusione della
grandeur?
Anche perché come dice giustamente Panzer, l'andergraund...
allora tutti in ogni andergraund possibile seppur sficati e monchi
sognano sperano vogliono essere il Keith Haring del loro quartiere, e
fin qui nulla di male, il fatto poi è che come tutti o quasi sappiamo,
si entra nell'"AMBIENTINO" e l'ambientino, come dice (stranamente)
giustamente Ramone, porta ad una sovrastruttura sghemba per cui sei lì e
ti devi per forza comprare le produzie aundergraund, stai lì che fai
non li spendi sti soldi? Poi comprerai anche la cacca di gatto spacciata
per fumo e il vino fatto col pasticcone, in altre parole PISCHELLI.
l'idea diventa malsana e i "giovini" che alimentano tante cose vanno ad
alimentare anche questa ovviamente con la loro idea della vicenda, che
coincide col fumo finto e il vino di merda, si arricchisce chi vende
queste ultime due cose, non chi fa i fumetti, almeno che non se li venda
in maniera concettual morbosa, che sì potrà essere concettual morbosa
per qualcuno di S.Giorgio Calabro, ma al mio occhio sopra le nubi
risulta chiaro, stamo a fà Lucignolo nel paese dei balocchi.
Il fatto è che un ambito del genere viene ancora visto dai poveri illusi
ingenui come una specie di isola tropicale incontaminata, dove guardi
l'alba e il tramonto sulla spiaggia con il pesce appena pescato, invece è
la periferia di Ladispoli e dietro la spiaggia c'è il casermone di
cemento
a questo punto la poesia è andata riccamente a fare in culo (benché ci sia mai stata) e si entra in quella che io chiamo la
"FASE PANZERDIVISIONGAMERA" ovvero, sì Panzer ha tanto amore per le cose ma alla fine il dispregio e comunque la voglia di soldi prevale
ovviamente ogni riferimento ai Panzer esistenti è puramente casuale, io mi riferisco ovviamente al notissimo scienziato
Herbert Hamy Cutchy
e quindi, se inbrocchi il giusto cominci a vendere statue di pane al
frikkettone che magari ci rimedierà anche due o tre scopate, in quanto
detentore dell'oggetto strano
a quel punto te nel tuo cachet devi includere
- la creazione
- i materiali
- l'estro
- il sinistro
- e pure le scopate che je regali al merdone di turno con l'oggetto strano
eh sì, perché la quarta fase ovvero la "Kuriandola" si basa tutta su come
tu scrivi o fai una cosa e come questa arriva da qualche altra parte.
Premesso tutto il discorso corretto che hai fatto, secondo me un underground che comunque fa girare qualche soldino può alla lunga creare un mercato serio dove il valore lo stabilisce la qualità e non la cacata.
Ma infatti sono d'accordo.
Non faccio cose underground perché non ho nulla da dire, ma lo sostengo
da sempre. E al meritevole sono il primo a premiarlo col mio denaro.
Però da non addetto ai lavori dico che prima tocca tirà fuori la sostanza, poi, quando ti sei creato un
seguito, magari ristretto ma genuino, puoi fare tutti i discorsi di
soldi che vuoi.
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Potere al Popolo che si oppone alla cinematografia di merda (Cecil B.Demented)
Per
tornare al discorso sull'underground, la mia idea al momento è essere il tranquillo nonnetto che nel quartiere
taglia il prato mentre altrove sta costruendo una vera bomba nucleare
con i cerini. Per me va bene.
Scatta il rodimento di culo quando
- vedi sminuite cose del genere tipo quello che abbiamo detto fino
adesso, senza che lo riscrivo, sovrastrutture raccontate al posto del
core
- arrivano i muccini di turno a rompere il cazzo
e poi date retta, cambiando il punto di vista si arriva velocemente sotto l'azzurro cielo dello "sticazzi"
Registrato: 14/09/04 23:14 Impiego: Lasciamo stare Messaggi: 4482 Località: Roma nun fa la stupida stasera
Inviato: Dom Ott 15, 2006 7:09 pm Oggetto:
Comunque quelli che si svegliano una mattina e di punto in bianco dicono "adesso
faccio il fumetto/libro/disco/film" e poi pretendono PURE che qualcuno
li paghi, beh, meritano di assaggiare il sapore della baionetta.
_________________ VINCIAMO NOI, GRACE!
PanzerDivisionGamera PADRETERNO
Registrato: 13/09/04 02:58
Messaggi: 3212
Inviato: Dom Ott 15, 2006 9:05 pm Oggetto:
rimane il fatto che io le cose bone le lascio in soffitta
e quelle dovete spera'che rimangono sempre la', senno l'andergraund ve lo faccio zompa'sotto al culo
ma ce lo sapete, tanto
La soffitta
Perché le cose rimangono in soffitta?
Eppure si continuano a produrre, ovvero il cervellino lavora e si fa le
pippe per tornare spesso in soffitta a fare le cose, questo vale per
tutte le soffitte, le soffitte cullano? O dalle soffitte non si vedono
altre soffitte ma solo la strada in basso?
Se ci fossero più soffitte comunicanti forse sarebbero tutte aperte?
e perche', dove dovrebbero finire invece?
e perche'?
tanto per guadagnare faccio altre cose e poi che me frega di farmi dire
bravo da gente che mette il colore sulla coda del cane e poi
lo fa scodinzolare sulla carta della pizza
le soffitte comunicanti non esistono ma bensi'esiste il passaggio angusto del sottoscala per entra'nei circoletti
a fasse vede'le cose uno coll'altro, questo e'il problema
non e'piu'come diceva aznavur
Panzer, il
fatto è che il disegnante semi indipendente (che dire aundergraude ha
rotto il cazzo) nel mainstream, e tu lo sai piuttosto bene, non trova un
ambito migliore dell'altro, di sicuro più tecnico e fico dal punto di
vista professionale e allora cominci a dire wow, qui si fa sul serio,
non trovi quelle di sociologia che "je piace disegnà" e fanno le storie
coi timbrini di Hello Kitty, trovi gente preparata e qui si entra nella
sottocultura della specializzazione, sì perché la categoria dei
disegnatori professionisti è molto simile a quella dei musicisti
d'orchestra ovvero
AUTISTICUM
Hai visto che bel pennello? Eh, eh ?
Ovviamente ci sono tantissime eccezioni e io a entrà alla Bonelli non
ci ho mai provato, avevo fatto delle prove per la Disney poi una volta
cominciato il conservatorio non ho disegnato per un paio d'anni, quindi
te saluto
il fatto è che per stare dentro il mainstream o sei tipo da mainstream,
tipo vecchio disegnatore degli anni 50 che dalla mattina alla sera stai a
controllare ogni tipo di particolare sul disegno che sia poi
inattaccabile
o sei uno talmente fuori che nel frattempo piaci al redattore capo o
alla figlia del direttore e allora fai un po' come cazzo te pare, il
resto sta nell'essere trasversali.
Poco ma sicuro, grossi incompetenti ignoranti e anche perché no, teste di cazzo qui c'e ne è a iosa.
Questo per dire anche che seppur idiota e spesso di merda, il circuitino indipendente presenta delle respirate di aria notevoli.
Due tizi bravissimi di Bologna
- Ratigher
- Tuono pettinato
uno di Milano
- Stefano Misesti
gente che fa ride veramente, poi l'immarcescibile Pira
folgorati che ho incontrato al salone del fumetto di Viterbo che era
una cosa fica, Panzer fidate la mostra era fica e allestita bene nel
PALAZZO MEDIOEVALE
con tanto di boia.
Comunque la qualità media si è alzata molto, Panzer partecipa al coso al Forte a giugno ce porti pure la Mazzamauro
si baritona', al forte sono venuto e ti dico:
fico tutto, fico l'armadio, fica la cassapanca pero'alla fine c'era solo gente che faceva i pupazzi.
cioe', tante personcine bravissime, ma a fa che?
tanto due sole sono le tendenze (dimmi se non cio'ragione), quelli che
disegnano i robo', le maschere antigas e le cose postatomiche per fare i
figli di cernobil direttamente da collina fleming E altrimenti quelli
che tramite i pupazzi ti raccontano che ieri sono andati alla
manifstazione e la polizia li ha caricati e loro pero'erano buoni.
SOLO questo.
ah, certo, poi c'e'pure la corrente che adesso insomma per essere una
cifra strano (ao'io so matto eh) si disegnano pure i cazzi, le cose
sadomaso e i mostri sessuali ma questa pure rientra nella prima
categoria, i postatomici dell'olgiata.
io dico, a me di queste trasgressioni a tutti i costi non me ne frega un
cazzo, non mi scandalizzano e tantomeno mi indigno a leggere i racconti
dei sedicenni che occupano la scuola a fumetti.
e questa che sarebbe, una controcultura?
certo c'e'il posto fico, col concerto fico, co tanti giovanotti che
disegnano pure bene, ma tanto non cianno un cazzo da di'nessuno, quindi
sta controcultura (col cazzo) qui fara'pure le feste fiche, ma non
andra'mai da nessuna parte
Sì sono daccordo, ma la militanza nell'ambito autoprodotto
mi ha insegnato che è importante starci per tutta una serie di motivi,
il fatto è che per l'appunto uno non deve essere dentro con l'idea di
spaccare tutto, perché come hai detto giustamente tu l'aria è quella e i
tizi sono quelli, ma quando io mi sono accorto che anche facendo due o
tre storie l'anno e tenendole in soffitta, lì facevo vedere qualcosina e
già andava benone, ho pensato che si poteva fare
ovvero io produco varie cose, lavoro in più ambiti, nel frattempo disegno
disegno varie cose perché mi rode il culo, vignette e cose
varie, porto avanti i miei pupazzi, li divulgo e li presento ogni
tanto, in questo momento sto solo producendo e non spingendo, so che
lavori da lì non arriveranno (intesi come soldi) e purtroppo dall'altra
parte non c'è Frank Miller che in un anno arriva co tavole e contenuti
per cui con una mostra mi da 500000000 di input
gli input che mi arrivano da queste cose sono pochi pochi, però mi
accorgo che di ritorno, pur mostrando poca roba per volta per mostrarne
un bel po' tutta insieme tra un po', comunque va di lusso ed è importante
starci, non so se questo discorso si capisce
comunque è importante esserci perché sìi ci saranno anche personaggi che
fanno le maschere antigas, il fetish e altro ma ci sono anche tizi fichi
che crescono in maniera bella e con i quali si può e potrà interagire,
da qui l'utilità e il bisogno di pupazzi tipo te
bo forse sono andato fuori tema
per sintetizzare sì è possibile che non si vada da nessuna parte, ma per
me è comunque meglio di un calcio in culo e stare a casa, soprattutto
quando i soldi per stampare i giornalini li hai spesi e ci puoi solo
rientrare.
Che poi e lo dico sempre per l'amico panzer aka Il giovane Olden di
Birkenau, è vero che gira rigira la controcultura da noi è con le pezze
al culo, però cazzo Panz, vediamola un attimo pure in positivo e
godiamocela del fatto che in giro c'è pure gente con un certo potenziale.
Questo forum dei pirati è un esempio per quanto mi riguarda...
Cioè voglio dire se uno non guarda ste cose finisce per buttarsi dai bastioni...
A Cortonè qui non abbiamo bastioni
al massimo ci mettiamo i bastioni fra le ruote
Mi scuso comunque per la pessima sintassi del mio intervento precedente, cercherò di fare qualcosa
comunque, visto che ho girato non il mondo ma almeno l'Europa de ste
cose dico a Panzer che sì, in Francia Olanda Germania e Barbonia
c'è roba fichissima, ma quando uno della Firehouse (scicchissima
etichetta di artisti di S.Francisco) a Milano all'happening underground
mi fece i complimenti per Krakatoa scambiandone 10 copie con le sue
costosissime serigrafie ambite da TUTTI e le prendemmo solo noi con lo
scambio perché questi erano belli nazisti, io due conti me li feci
ovvero sì l'ambiente è una merda, ma manco faccio il lavoratore
underground nella vita, ergo produco comunque di mio e nelle due o tre
fiere annue espongo quello che mi va a seconda del momento e della
produzione e del se ce posso annà o se devo andare a suonare nei club di
mignotte.
questo in questo momento della produzione indipendente italiana basta, i
contatti li allacci comunque, i figli dei fiori li becchi comunque la
gente fica la becchi comunque e una figuraccia non la fai.
quando poi ci sarà da spigne (manco tra troppo credo) tirerò fuori la
roba che sto producendo adesso e quella da fare lì per lì, ma nel
frattempo il Leviatano del Baritonale dorme vigile sotto il pelo
dell'acqua che la soffitta è piccola.
Ma voi cosa
intendete con 'avere qualcosa da dire'? Vi riferite alla forma al
contenuto o a cosa? Perché se è per il contenuto il giudizio è molto
soggettivo. Voglio dire che se una cosa a caso tipo Matrix ha aperto gli
occhi a molti, che quindi considerano gli sceneggiatori come dei tipi
con molto da dire, io e credo la maggior parte di voi vedendo Matrix ha
sbadigliato e pensato che è da mò che quelle cose si sanno ecc.
Tanto per fare un esempio!
le avverti subito, come quando ti sta venendo l'erpes e tu già lo sai con qualche giorno di anticipo che spunterà fuori
come quando parli con uno
l'empatia t'arriva al volo se sei uno che a queste cose ci fa caso
le cose da dire non devono essere impeccabili a tutti i costi, ma la
materia prima, magari anche rozza, se è presente nell'aria si avverte
subito
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Potere al Popolo che si oppone alla cinematografia di merda (Cecil B.Demented)
lento e ciccione tu morrai
temo King Ghidora
Deadtoday iracondo e accidioso
Registrato: 27/02/06 10:40
Messaggi: 931 Località: Il vaso di Pandora
Inviato: Mar Ott 17, 2006 6:33 am Oggetto:
PalleBlu ha scritto:
Ma voi cosa
intendete con 'avere qualcosa da dire'? Vi riferite alla forma al
contenuto o a cosa? Perché se è per il contenuto il giudizio è molto
soggettivo. Voglio dire che se una cosa a caso tipo Matrix ha aperto gli
occhi a molti, che quindi considerano gli sceneggiatori come dei tipi
con molto da dire, io e credo la maggior parte di voi vedendo Matrix ha
sbadigliato e pensato che è da mò che quelle cose si sanno ecc.
Tanto per fare un esempio!
Vero, ma le cose da dire in Matrix erano nella forma e non nel contenuto...
si ma infatti
ancora co la vita e'un sogno, perdio s'erano gia'rotti il cazzo
nell'antica grecia che appena sofocle se ne usciva finivano a menaie co le
pale dell'eliche dei biplani gia'allora
e perché mai saggio?
co sto metodo ho preso pure la patente. siccome mi confondevo sempre i
tre pedali mi sono fatta la filastrocca anche su quello. scommetto che
in molti la vorrebbero sentire ma poi giustamente quelli che hanno
scritto cose serie si scocciano di avere sempre rovinatopic come me.
Vabbe' come al solito siamo fuori tempo massimo... come con le fie.
Avete detto un sacco di cose ganze su un sacco di argomenti tristi; insomma, si prova anche a noi a dire la nostra.
L'underground ci pare oramai un calderone dove c'è dentro tutto quello
che non trova spazio nei ristrettissimi canali mainstream. E' vero che
servirebbe un filtro possente, perché il problema è che parecchia gente
che fa il giornalino di quartiere o il filmino della comunione, a
differenza di qualche anno fa, ora si atteggia a grande artista. Forse è
questa cazzo di voglia di arrivare alla vetta che tutti avete detto,
boh? Comunque il fatto è che sono in pochi a mantenere la percezione
reale di quello che stanno facendo. Tutti si credono dei geni, o
quantomeno pensano che se arriva al successo gente come quegli stronzi
dalla Defilippi, ce la possono fare pure loro. Insomma quello che ci
vorrebbe è un bel movimento di critica, ma di quella seria. Quella che ti smonta con cognizione, ti dice che sei uno stronzo
ma ti dice anche perché. Invece la critica di oggi è asservita,
incompetente e modaiola.
Noi alla fine andiamo avanti perché ciabbiamo quel famoso centimetro che
non oltrepassiamo, e vabbene la marchetta, vabbene guadagnarsi la
pagnotta e vabbene anche piegarsi alla logica di mercato. Ma entro certi
limiti perché alla fine noi 'ste cose le facciamo perché ci divertiamo,
e se ci levate anche quello andate in culo, ce ne torniamo a fare i
manovali che almeno non ci frustriamo come questi stronzi arroganti nei
loro palazzetti di potere. Tanto prima o poi morirete pure voi...
Eeeh... a parlare di certe cose ci vien fuori la vena anarchica e rancorosa, scusate.